C’è un tratto che accomuna gli appassionati di calcio: l’ossessione per il calciomercato (che dimostrano i dati di vendita dei giornali e i numeri degli ormai innumerevoli siti che si occupano dell’argomento). Questo è l’anno di Cristiano Ronaldo e di Luka Modric. Due traiettorie differenti che incarnano la doppia anima di quella dimensione a metà appunto, tra il sogno e la realtà, che è la compravendita dei calciatori.

La squadra
L’assunto di partenza è abbastanza semplice. Alla fine del campionato, una squadra vince, le altre no. Ognuna, rispetto ai propri obiettivi, è chiamata a rafforzare il proprio organico. Sarebbe come in un’azienda, che si cercano i talenti per migliorare il prodotto, o come in un’università, che si offrono posizioni di insegnamento ai ricercatori più preparati. Fino a un certo punto. Quando si entra nella “fase calciomercato”, non conta più quello che è stato. Ancor meno quello che sarà. A regnare incontrastata è soltanto la possibilità. Ciò che potrebbe essere, una sorta di realtà proiettata che contiene tutto ed è in grado di contenere, senza dover scendere a patti con le regole della ragione, la grandezza del sogno.
Dentro questa dimensione onirica che è il calciomercato ci sono due fondamentali traiettorie: quella che realizza il sogno e quella che sublima il sogno.
Cristiano Ronaldo
L’acquisto di CR7 da parte della Juventus rientra nella dimensione del sogno realizzato. Non è tanto una questione di rafforzamento della squadra o di effettivo accrescimento delle potenzialità di vittoria. CR7 è una specie di entità sovraumana che si è materializzata nel qui e ora. Per paradosso potrebbe anche non giocare un minuto, solo farsi vedere per le strade o firmare autografi. Esserci è il suo stesso realizzarsi. CR7 è il sogno massimo, l’irraggiungibile vetta della calciomercato, l’iperbole principale (“compriamo Cristiano Ronaldo”), presente nel qui e ora del reale.
Servirà la sua presenza per vincere? Conta poco. La sua forza immaginifica, che nessun decadimento reale riuscirà a scalfire, è l’incarnazione del sogno. Sapere che anche il desiderio più assurdo, un giorno, una volta, un momento, arriva a realizzazione. Il mondo continui pure con le sue regole, delle quali si tornerà comunque a subire la forza. Non importa. Il sogno è qui.
Luka Modric
L’altra traiettoria è rappresentata dell’inseguimento interista del calciatore croato in forza al Real Madrid. Come tutte le storie d’amore, inizia nell’incredulità, nella detenzione di piccoli segnali di apertura. Si tratta di una possibilità talmente incredibile che si stenta a darle credito. Poi, a poco a poco, cresce la consapevolezza. I segnali di risposta aumentano. E il mondo è pronto ad accogliere la possibilità del sogno. A questo stadio c’è una complessiva rifigurazione della realtà. Cambia la percezione di sé, del proprio passato, il futuro si squaderna fulgido, portatore di facilità e successi. Non esistono più limiti. Le coincidenze spiegano ciò che i fatti ancora non sanno dire. La possibilità è più in alto di ogni realtà. Questo è il sogno Modric. Sogno – è questa la vera bellezza del calciomercato – che non si interrompe se il calciatore croato rimanesse al Real. Perché, da qualche parte, nella molteplicità dei mondi possibili rimane sempre viva l’ipotesi, prossima alla soglia della realizzazione, di Modric calciatore dell’Inter. Oggi, domani, tra dieci anni.
Due vie diverse appunto che rendono il calciomercato, per molti, il momento più bello della stagione. Il sogno che si nutre di realtà e la realtà che si nutre di un sogno.
Credit Foto: pagina Facebook Juventus

Salvatore Patriarca Giornalista, filosofo, imprenditore. Il suo ultimo libro è Il digitale quotidiano (Castelvecchi).

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