A star is born segna l’ultimo ingresso di una pop star a Hollywood. Lady Gaga è infatti la protagonista del terzo remake del film uscito per la prima volta nel 1937. A dirigerla e a interpretare il ruolo di moderno Pigmalione è Bradley Cooper, anche lui debuttante ma come regista. Dagli anni ’50, da quando la musica diventa oggetto di consumo di massa fra i teen-ager, diversi cantanti hanno alimentato la propria fama anche al cinema. Il capostipite è sicuramente Elvis Presley i cui film vivevano in simbiosi con la sua musica, diventavano veicolo promozionale dei suoi dischi contribuendo, in definitiva, a fissarne il mito. 

Negli anni molti cantanti hanno dato mostra di sé sul grande schermo, in alcuni casi in un gioco di specchi che replica il modello di Elvis (i Beatles o Prince, ad esempio), in altri allontanandosene, intraprendendo cioè una carriera parallela da attore (da David Bowie a Sting, da Barbra Streisand a Cher). L’avvento di MTV e dei videoclip negli anni 80 ha intrecciato ancora di più i fili tra musica e cinema e le immagini hanno acquistato lo stesso peso, se non superiore, delle hit stesse. Negli ultimi 35 anni sono state soprattutto le cantanti a fare questo salto dai palcoscenici ai set.

Ecco cinque pop star diventate attrici prima di Lady Gaga:

 

Madonna

Quando esce Cercasi Susan disperatamente Madonna ha già piazzato in classifica brani come Holiday, Lucky Star e Like a Virgin. E anche il suo film d’esordio si rivela un grande successo, e con il plauso della critica. Lady Ciccone si rivelerà attrice versatile, principalmente con ruoli da commedie ma anche in altri generi: Occhi di serpente di Abel Ferrara, Dick Tracy di Warren Beatty e il thriller erotico (Body of evidence). Con il musical Evita Madonna non sfugge poi al ruolo di “cantante attrice-cantante”, una sorte toccata anche ad altre sue colleghe. Nell’ultima parte della carriera, dopo il clamoroso flop di Swept Away, remake di Travolti da un insolito destino…, fa un doppio salto, dietro la scrivania e dietro la macchina da presa reinventandosi sceneggiatrice e regista

Whitney Houston

Lukas Nelson, cantante country e co-produttore di A Star is born ha dichiarato in un’intervista che Lady Gaga ha tratto ispirazione per il suo ruolo da Guardia del corpo, il film d’esordio di Whitney Houston del 1992. L’approdo sul grande schermo delle due star è infatti sovrapponibile: entrambe interpretano delle cantanti ed entrambe hanno inciso la colonna sonora. Proprio la performance canora di Whitney Houston è ciò che ha reso immortale Guardia del corpo con Run to you e I have nothing candidate all’Oscar e I will always love you per 14 settimane al numero 1 in classifica. Il film incassò moltissimo nonostante le tiepide recensioni per le interpretazioni della cantante e di Kevin Costner. Dopo Guardia del corpo Houston ha fatto mostra delle sue doti attoriali in quattro film tra cui Donne, protagonista assieme ad altre tre attrici afro-americane.

Beyoncé

Come Whitney Houston, e prima di lei Diana Ross, un’altra rappresentante della black music si dà alla recitazione. Beyoncé arriva al cinema passando prima per la televisione con la rivisitazione della Carmen di Bizet in chiave hip hop. Il suo primo film è invece Austin Powers in Goldmember, terzo capitolo della saga creata da Mike Myers e detentore di un curioso primato: è il film di debutto di una pop star che ha incassato di più dal 1980 a oggi. A parte questo del film resta poco di memorabile a differenza del suo maggiore successo, Dreamgirls, dove conferma ancora una volta l’assunto per cui una cantante che recita e canta riesce davvero lasciare il segno. E poi? Una buona prova in Cadillac Records nei panni di Etta James (ancora la sponda della musica…), una pellicola di scarso rilievo (Obsessed) e soprattutto il grande ritorno sul piccolo schermo. Nel 2016 l’uscita dell’album Lemonade è accompagnato da un film di un’ora trasmesso su HBO che consacra definitivamente Beyoncé come icona del black feminism.

Britney Spears

Molto meno fortunata l’esperienza cinematografica di Britney Spears. Il suo primo film si rivela essere anche l’unico: Crossroads, road movie adolescenziale scritto da Shonda Rhimes prima di infilare i suoi grandi successi da showrunner a partire da Grey’s Anatomy. È infatti il 2002, lo stesso anno dei debutti molto più apprezzati, dal pubblico o dalla critica, di Beyoncé e di Eminem con 8 Mile. Al botteghino non andò proprio bene (fu il 72mo incasso di quell’anno), certamente meglio di Glitter, disastroso esordio di Mariah Carey dell’anno prima (solo 4,2 milioni di dollari nei cinema Usa). Per la Lolita del pop il passaggio al grande schermo fu un ritorno alla recitazione dopo l’esperienza, ben più gratificante, del Mickey Mouse Club a soli dieci anni.

Rihanna

Tra le ultime pop star a cimentarsi con la settima arte c’è Rihanna. Prima di entrare a far parte del cast di tutte donne di Ocean’s 8 la cantante delle Barbados ha recitato principalmente in due film di fantascienza, con due ruoli lontani dalla sua immagine: Battleship del 2012 e Valerian e la città dei mille pianeti del 2017 diretta da un esperto della materia come Luc Besson. Si è poi regalata anche un cameo nel folle Facciamola finita di Seth Rogen in cui interpreta se stessa e nella commedia musicale Annie dove recita in un finto film all’interno della pellicola. La carriera da attrice sembra dunque proseguire e anche sul piccolo schermo con la partecipazione alla serie Bates Motel.

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