
Addio contributi INPS se hai questo requisito: la riforma-bomba-popmag.it
Una possibile riforma potrebbe rivoluzionare il sistema fiscale, per diversi lavoratori. In cosa consiste esattamente
Oggigiorno, tra la crisi economica che imperversa e la difficoltà nel trovare un impiego stabile, sono molti i giovani che vanno all’estero, a cercare condizioni migliori lavorativamente parlando.
Le tasse, peraltro, nel nostro Paese sono elevate, ed è anch’esso uno dei motivi per cui molti decidono di andarsene, per iniziare una nuova vita, verso altri lidi, come si suol dire.
Tuttavia, la Lega ha fatto sapere che intende presentare un disegno di legge in cui è contenuta una riforma fiscale, con un obiettivo ben preciso. Scopriamo in che cosa consiste e quali sono i punti chiave di questa proposta.
Addio contributi INPS con questa proposta di legge: di cosa si tratta
Come detto, la Lega ha comunicato che intende redarre una proposta di legge, per supportare i giovani nella ricerca di un lavoro e avere maggiori guadagni.

Nello specifico, l’intenzione sarebbe quella di agevolare le aziende nell’assunzione di giovani e migliori condizioni, per i giovani, per lavorare. L’obiettivo è ridurre la disoccupazione dei giovani, ed evitare fughe di cervelli, all’estero.
La proposta consiste in una flat tax al 5%, per giovani under 30, per un periodo di 5 anni, se lo stipendio ammonta a 40 mila euro. Se il lavoratore vive all’estero ed è italiano, la soglia è di 100 mila euro, un modo per spronare chi è lì, a rientrare in Italia.
Come ben sappiamo, i lavoratori pagano dei contributi che vanno all’INPS, e una parte di essi è pagata dall’azienda, se sono dipendenti. Il disegno di legge che la Lega vorrebbe presentare, consentirebbe di non versare contributi per tre anni.
Così facendo, il lavoratore avrebbe un compenso netto più elevato, e l’azienda si troverebbe a spese ridotte per la sua assunzione. A poter beneficiare di questa soluzione, da quanto si apprende, sarebbero i giovani under 30 con contratto a termine o indeterminato e reddito annuo lordo di massimo 40 mila euro o 100 mila se si rientra in Italia, dall’estero.
In sostanza, i benefici di questa riforma sarebbero che i giovani guadagnerebbero maggiormente, e le imprese sarebbero incentivate ad assumerli, perché avrebbero meno spese di assunzione. Quindi si disincentiverebbe, peraltro, il lavoro in nero o autonomo.
Tuttavia, si dovrà verificare come attuare questo disegno di legge, e soprattutto se sarà fattibile e non porterà effetti negativi a livello di pensioni e lavoratori di età maggiore.