
Agenzia delle Entrate, quanto guadagnano i dipendenti del Fisco - Popmag.it
Quanto guadagnano in media i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate? Ecco le cifre degli stipendi dei lavoratori del Fisco.
L’Agenzia delle Entrate rappresenta un punto di riferimento nel panorama occupazionale italiano, grazie alla sua gestione e riscossione delle imposte.
Questo ente pubblico non solo offre opportunità di lavoro, ma garantisce anche retribuzioni competitive rispetto ad altri settori della Pubblica Amministrazione (PA). Ma quali sono i guadagni effettivi dei dipendenti? Le cifre variano in base al ruolo, all’esperienza e alle responsabilità, ma in generale, gli stipendi possono essere considerati superiori alla media.
Agenzia delle Entrate: quanto guadagnano i dipendenti
Gli stipendi all’Agenzia delle Entrate sono strutturati in fasce. Il livello più alto, quello manageriale, può raggiungere quasi 5.000 euro al mese lordi, mentre i dipendenti con funzioni operative guadagnano circa 2.000 euro lordi al mese. Questa diversificazione retributiva è regolata dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del 2018, aggiornato nel 2022, che delinea le linee guida per la retribuzione e le indennità specifiche. L’Agenzia delle Entrate impiega diverse figure professionali, ognuna con compiti specifici. Le categorie principali includono:
- QDL (Quadro Direttivo): suddiviso in livelli da QDL1 a QDL4, con il QDL4 che rappresenta il massimo livello di responsabilità.
- A3L (personale amministrativo e operativo): anch’esso suddiviso in livelli (A3L1, A3L2, A3L3, A3L4).
- A2L (funzioni operative): con livelli simili (A2L1, A2L2, A2L3).
- LU (Livello Unico): per posizioni specifiche che richiedono competenze particolari.
Queste classificazioni non solo definiscono il livello di responsabilità, ma influenzano anche in modo significativo lo stipendio mensile. La maggior parte dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate lavora 36 ore settimanali, distribuite su cinque giorni, generalmente dal lunedì al venerdì, con orari variabili tra le 8:00 e le 17:00. Oltre al compenso, i lavoratori beneficiano di numerosi vantaggi, tra cui ferie annuali che possono variare da un minimo di 30 a un massimo di 36 giorni, a seconda degli anni di servizio. A queste si aggiungono quattro giorni di riposo compensativo, un incentivo per mantenere un buon equilibrio tra vita lavorativa e personale.

Un aspetto importante del lavoro nell’Agenzia delle Entrate è il sistema di scatti di anzianità, che premia l’esperienza con aumenti di stipendio. Per i Quadri Direttivi, gli scatti possono oscillare tra i 40 e i 95 euro, mentre per il personale operativo gli incrementi sono compresi tra i 30 e i 40 euro. Questa struttura incentivante è progettata per promuovere lo sviluppo professionale e il riconoscimento del lavoro svolto.
Per entrare a far parte dell’Agenzia delle Entrate è necessario superare un concorso pubblico. I requisiti minimi includono la cittadinanza italiana, un’età minima di 18 anni e un diploma di scuola superiore per i profili base, mentre per posizioni più elevate è richiesta una laurea. I bandi sono pubblicati regolarmente sul sito ufficiale dell’Agenzia e le prove di selezione comprendono una prova scritta e una prova orale. La preparazione per questi concorsi richiede un impegno significativo e una buona conoscenza delle materie specificate nei bandi.
Ad esempio, nel luglio 2024, l’Agenzia ha annunciato un concorso per 470 posti per addetti alla riscossione, dimostrando così la continua necessità di nuovi professionisti nel settore. Questa rappresenta un’opportunità non solo per chi cerca un lavoro stabile, ma anche per coloro che desiderano intraprendere una carriera nel settore pubblico. L’Agenzia delle Entrate si conferma un’opzione interessante per chi cerca stabilità e opportunità di crescita professionale, grazie a un ambiente lavorativo stimolante, benefit vantaggiosi e la possibilità di avanzamenti di carriera.