
Allarme West Nile, il nuovo virus è in Italia: i primi casi gravi a Napoli -popmag.it
Otto casi confermati e misure di prevenzione rafforzate negli ospedali campani. Autorità sanitarie monitorano la situazione, consigli utili per ridurre i rischi.
L’allarme per il virus West Nile si fa sentire in Campania, con i primi casi seri registrati a Napoli e nelle aree limitrofe. L’ospedale Cotugno ha segnalato otto persone infettate dal virus, di cui quattro con diagnosi molecolare confermata e altrettante in attesa di conferma. Due pazienti sono attualmente ricoverati, uno dei quali in terapia intensiva, mentre un ulteriore caso è stato individuato all’ospedale Cardarelli, dove sono state intensificate le misure di controllo e prevenzione.
Secondo il direttore dell’UOC Malattie infettive emergenti del Cotugno, Alessandro Perrella, i sintomi più comuni dell’infezione da West Nile sono febbre alta e senso di debolezza, simili a quelli di una normale influenza. «I pazienti non hanno viaggiato all’estero, ma sono stati contagiati nelle zone del casertano, in particolare a Baia Domizia, e nell’area vesuviana», ha precisato il virologo.
Sintomi e diffusione del virus West Nile in Campania
Perrella ha rassicurato che la situazione in Campania è sotto controllo, definendo il virus come un’infezione nota da tempo e che l’anno precedente era già stata affrontata con manifestazioni simil-influenzali a livello nazionale. Tuttavia, in soggetti con immunodepressione temporanea o cronica, dovuta a terapie farmacologiche o altre condizioni, l’infezione può evolvere in forme più gravi che necessitano di ricovero ospedaliero. È proprio questo il caso del paziente in terapia intensiva, il cui aggravamento è legato a comorbidità pregresse.

Il virus West Nile, originariamente diffuso in altre aree del mondo, è arrivato in Italia anche a causa dei cambiamenti climatici. «Raramente la malattia può coinvolgere il sistema nervoso centrale, causando encefalite e altre complicanze neurologiche che richiedono cure ospedaliere», ha spiegato Perrella. Al momento, però, la maggior parte dei casi si presenta con sintomi lievi e gestibili a domicilio. Per quanto riguarda i più anziani, il rischio è connesso a un sistema immunitario meno efficiente, ma questo non implica automaticamente infezioni severe.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato la situazione dichiarando che non vi è motivo di allarme. «Stiamo monitorando attentamente l’evoluzione del virus. Il problema esiste, ma non abbiamo focolai estesi, solo casi isolati sotto controllo», ha spiegato De Luca. Secondo lui, le risorse tecnico-scientifiche regionali sono adeguate per gestire e contenere la diffusione del virus, considerato un contagio relativamente nuovo nel territorio.
L’ospedale Cardarelli, dove è stato rilevato un paziente positivo asintomatico appartenente a una categoria clinicamente fragile, ha adottato una serie di provvedimenti per contrastare la diffusione del virus. Tra questi, sono state potenziate le attività di disinfestazione del parco ospedaliero e avviati controlli sistematici su tutti i donatori di sangue. Inoltre, sono stati estesi i test specifici anche ai pazienti con condizioni cliniche compatibili con la febbre da West Nile.
La Direzione Strategica del Cardarelli ha comunicato che «le misure di prevenzione attuate rispettano le indicazioni del Ministero della Salute e comprendono screening su tutti i donatori, indipendentemente dall’area geografica di provenienza». Questo protocollo ha permesso di identificare tempestivamente il caso positivo, che al momento non presenta sintomi. L’ospedale continuerà a mantenere alta la soglia di vigilanza e a garantire una sorveglianza sanitaria rigorosa nelle prossime settimane.
Le raccomandazioni per la popolazione, incluse le famiglie con bambini, rimangono quelle tradizionali: utilizzare repellenti nelle aree a rischio, soprattutto dove la presenza delle zanzare vettori del virus è maggiore. È importante sottolineare che non tutte le zanzare trasmettono il West Nile virus, e che la diffusione dipende da specifici ambienti e focolai che le autorità sanitarie stanno identificando e monitorando costantemente.
Il virus West Nile, pur essendo presente in Italia da diversi anni, continua a rappresentare una sfida sanitaria che richiede attenzione soprattutto nei mesi estivi, quando le condizioni climatiche favoriscono la proliferazione delle zanzare. Le strutture sanitarie e le istituzioni locali sono impegnate in un’azione coordinata per contenere i casi e prevenire la diffusione, senza però generare panico nella popolazione.
La situazione attuale in Campania, con i casi registrati a Napoli e nel casertano, conferma che il virus West Nile è entrato stabilmente nel panorama delle infezioni emergenti del territorio, richiedendo un costante aggiornamento delle strategie di controllo e una comunicazione chiara e puntuale verso i cittadini.