
Un bonus per tutti i giovani - www.popmag.it
Da un lato si cerca di dare un futuro ai giovani, attraverso una serie di agevolazioni fiscali o di bonus che li facciano assumere dalle aziende, dall’altro lato però si cerca anche di far capire loro come ottenerlo.
E’ da tutti conosciuto come il “Bonus under 35”, messo in campo proprio per permettere le assunzioni dei giovani e usufruire, dall’altro lato, di sgravi fiscali su quella che era la loro contribuzione da parte delle aziende. In cosa consiste?
Cerchiamo di capire insieme a cosa fa riferimento. Questa agevolazione fa parte del programma nazionale “Giovani, donne, lavoro 2021‑2027”
Assunzione giovani: ecco le modalità
Un decreto che ha avuto il suo via libera anche della Commissione UE (31 gennaio 2025) e l’approvazione dei decreti attuativi del Ministero del Lavoro: si tratta del Bonus under 35 e che porterebbe loro ad essere assunti a tempo indeterminato.
Ma partiamo dall’inizio. Cosa prevede questo bonus? Esso prevede agevolazioni per le imprese che assumono giovani di età inferiore a 35 anni.
Ci sono però delle specifiche caratteristiche. Queste agevolazioni prevedono l’esonero contributivo fino al 100% nel limite massimo di 500 euro mensili e per 2 anni, per ogni assunzione a tempo indeterminato. Limite che sale a 650 euro per le assunzioni effettuate nelle regioni del Sud Italia.
Le sue norme di attuazione prevedono che l’agevolazione possa essere fruita solamente per le assunzioni effettuate a decorrere dalla data di autorizzazione della misura da parte della Commissione europea (e cioè, dal 31 gennaio) e fino al 31 dicembre 2025.
Un bonus specifico da considerare
Uno dei principali obiettivi di questo bonus è quello di ridurre il gap occupazionale giovanile e favorire il lavoro stabile, soprattutto al Sud. Per questo, sono oggetto di agevolazione i nuovi rapporti a tempo indeterminato (anche part‑time) come anche le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato.

Ci sono, però, anche delle categorie di lavoratori che sono esclusi da questo Bonus, come ad esempio i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato, in relazione ai quali il quadro normativo già prevede l’applicazione di aliquote previdenziali in misura ridotta rispetto a quella ordinaria.
Ci sono dei veri e propri vantaggi per chi decidere, per l’assunzione di un giovane, di poter attuare questo tipo di bonus, grazie soprattutto all’esonero contributivo quanto anche al suo limite massimo per due anni, con particolare attenzione per i giovani delle regioni del Sud Italia. Secondo le stime del Ministero del Lavoro, l’incentivo potrebbe abbattere il cuneo fiscale fino a 6.000 € l’anno per lavoratore nel Centro‑Nord e oltre 7.500 € nel Mezzogiorno.