
Perché ci addormentiamo davanti alla TV (www.popmag.it)
Dormire con la televisione accesa è un’abitudine comune in molte case italiane, ma quali sono le implicazioni psicologiche? Scopriamolo.
Dormire con la televisione accesa è un’abitudine comune in molte case italiane, ma quali sono le implicazioni psicologiche e fisiologiche di questa pratica? Secondo numerosi studi scientifici e ricerche in ambito neurologico, lasciare la televisione accesa durante il sonno può influire negativamente sulla qualità del riposo e sul benessere generale. Analizziamo più nel dettaglio cosa significa addormentarsi con la TV accesa e quali sono i rischi associati.
L’impatto psicologico del sonno con la televisione accesa
Dal punto di vista psicologico, molte persone scelgono di addormentarsi con un sottofondo televisivo per combattere la sensazione di silenzio, che può risultare destabilizzante o ansiogena. Il rumore familiare della televisione o la visione di programmi già conosciuti creano una sorta di “zona di comfort” che aiuta a gestire ansia, solitudine e stress. Questo fenomeno è particolarmente evidente in chi attraversa momenti difficili, poiché il sottofondo sonoro agisce come una barriera emotiva che protegge dall’incertezza e dal caos percepiti durante le ore di veglia.

La psicologia sostiene che questa strategia può alleviare temporaneamente il disagio emotivo, ma allo stesso tempo può diventare un meccanismo di dipendenza che impedisce di affrontare consapevolmente il proprio stato interiore. Inoltre, la scelta di programmi già visti o prevedibili riflette il tentativo di evitare stimoli troppo complessi o emotivamente intensi, favorendo un ambiente mentale rassicurante.
Tuttavia, il beneficio psicologico di dormire con la televisione accesa si scontra con evidenze scientifiche che indicano rischi concreti per la salute fisica. Una ricerca condotta dal Dipartimento di Neurologia della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago e pubblicata su una rivista scientifica di rilievo internazionale ha evidenziato come l’esposizione a luce e rumore durante le ore di sonno alteri profondamente la qualità del riposo.
Durante la notte, il corpo regola funzioni vitali come l’attività vascolare, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna; l’esposizione continua a stimoli luminosi e acustici interrompe o disturba questi processi fisiologici, aumentando lo stress per il sistema cardiovascolare. Questo meccanismo può incrementare il rischio di disturbi come ipertensione, ictus e coronopatie, condizioni che rappresentano una minaccia seria per la salute a lungo termine.
Un ulteriore elemento che influenza negativamente il sonno è la luce artificiale emessa dallo schermo della televisione. Il nostro cervello interpreta questa luce come una fonte naturale e di conseguenza riduce la produzione di melatonina, un ormone chiave per il ciclo sonno-veglia e per la buona qualità del riposo. La diminuzione di melatonina comporta difficoltà nell’addormentamento e impedisce di raggiungere le fasi più profonde e rigeneranti del sonno.
Non solo la luce, ma anche i suoni provenienti da programmi televisivi possono disturbare il riposo. Colonne sonore dinamiche, scene movimentate o rumori improvvisi possono mantenere attivo il cervello, interferendo con la naturale transizione dalla veglia al sonno profondo. Questo genera un ciclo di sonno frammentato e meno riposante, con conseguenze negative sul benessere psicofisico.