
Inizio ufficiale rimborsi 730 (www.popmag.it)
Mancano pochi giorni per inviare la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730. Dall’15 maggio inizierà la stagione fiscale 2025.
Presentare la dichiarazione entro metà giugno può accelerare i rimborsi, con possibilità di riceverli già ad agosto. In caso di rimborsi elevati, l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare controlli, ritardando l’erogazione. Anche chi deve pagare può beneficiare della dilazione del debito se presenta la dichiarazione in tempo utile.
Mancano pochi giorni all’apertura ufficiale della stagione di dichiarazione dei redditi per il 2025, e il modello 730 rappresenta uno strumento cruciale per lavoratori e pensionati. A partire dal 15 maggio, infatti, sarà possibile inviare all’Agenzia delle Entrate la propria dichiarazione, ma già ora i contribuenti possono consultare la loro dichiarazione precompilata sul sito ufficiale dell’Agenzia. Questo è un momento importante, poiché la rapidità nella presentazione della dichiarazione può influenzare notevolmente il ricevimento di eventuali rimborsi.
Per i pensionati, la procedura da seguire è essenzialmente la stessa di quella dei lavoratori dipendenti, ma ci sono alcuni aspetti specifici da tenere in considerazione. Un pensionato deve indicare l’INPS come sostituto d’imposta nel modello 730, in modo che l’Istituto possa effettuare i conguagli fiscali necessari. Questo significa che, una volta che l’INPS riceve il modello 730/3 con i risultati della dichiarazione, provvederà a gestire eventuali rimborsi o trattenute direttamente dalla pensione. Se dal modello 730 emerge un credito, l’importo verrà automaticamente accreditato nei ratei pensionistici successivi.
Scadenze e tempistiche per i rimborsi
La tempistica gioca un ruolo fondamentale nel processo di dichiarazione dei redditi. Per i pensionati che si aspettano rimborsi, è consigliabile inviare la dichiarazione il prima possibile, idealmente entro la prima metà di giugno. Gli esperti suggeriscono che presentare il 730 entro il 20 giugno massimizza le possibilità di ricevere i rimborsi già nel mese di agosto, che rappresenta la prima finestra utile per i conguagli da parte dell’INPS. Chi ha spese detraibili significative, come quelle sanitarie o per ristrutturazioni, potrebbe quindi beneficiare di questi rimborsi in tempi relativamente brevi, facilitando la gestione economica della propria situazione.
Va però considerato che l’Agenzia delle Entrate si riserva il diritto di effettuare controlli, soprattutto quando il rimborso supera i 4.000 euro. In tal caso, anche se la dichiarazione è stata presentata tempestivamente, il rimborso potrebbe subire ritardi fino al completamento delle verifiche.

Oltre ai rimborsi, ci sono pensionati che si trovano nella situazione di dover versare imposte. Anche in questo caso, la tempestività nella presentazione della dichiarazione è vantaggiosa. Se un pensionato deve pagare un’imposta, presentare il modello 730 entro la prima metà di giugno gli consente di godere di un piano di dilazione che si estende fino a ottobre 2025. Questo è particolarmente utile per pianificare le proprie finanze, specialmente in un periodo in cui molte spese possono gravare sul bilancio familiare.
Ritardare nella presentazione può comportare il rischio di non poter dilazionare il debito IRPEF, poiché il mese di novembre è dedicato agli acconti per l’anno successivo e non consente ulteriori rate per l’imposta dell’anno in corso. La possibilità di gestire i pagamenti in rate mensili è infatti un’opzione molto apprezzata dai pensionati, che possono così evitare di affrontare un onere finanziario eccessivo in un’unica soluzione.
Domande frequenti e chiarimenti
Un aspetto spesso sottovalutato è quello che riguarda le situazioni particolari, come ad esempio i pensionati che hanno cessato l’attività lavorativa recentemente. Per coloro che sono andati in pensione a maggio di quest’anno, il sostituto d’imposta rimane l’azienda, poiché la pensione è riferita all’anno di imposta 2024. Questo significa che non si dovranno ancora considerare le trattenute dell’INPS per la dichiarazione di quest’anno.
Inoltre, molti contribuenti si pongono domande riguardo la detrazione per spese sostenute, come l’installazione di impianti di climatizzazione. Se l’impianto è stato installato nel 2024, con fattura e bonifico tracciato, è possibile portare in detrazione il 50% della spesa.