
IMU addio se ti trasferisci in questa Regione: perché non dovrai più pagarlo - Popmag.it
Una svolta inaspettata per gli abitanti di questa Regione – e per chi vorrà trasferirsi – perché potranno dire addio all’IMU.
Nel panorama fiscale italiano, l’Imposta Municipale Unica (IMU) ha sempre rappresentato un tema di grande rilevanza per i contribuenti, in particolare per coloro che possiedono immobili.
Tuttavia, una recente evoluzione normativa ha portato a una svolta significativa per i residenti del Friuli Venezia Giulia, dove l’IMU è stata sostituita da un’imposta totalmente nuova: l’Ilia, ovvero l’Imposta locale immobiliare autonoma. Questa novità si inserisce in un contesto più ampio di riforme fiscali che mirano a semplificare e rendere più equo il sistema tributario italiano.
IMU, la nuova legge regionale del Friuli Venezia Giulia
A partire dal 1° gennaio 2023, i cittadini del Friuli Venezia Giulia non sono più obbligati a versare l’IMU, ma devono invece pagare l’Ilia. Questa imposta presenta alcune differenze sostanziali rispetto alla sua predecessora. Una delle principali novità è la deducibilità dell’Ilia dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo, un aspetto che potrebbe rivelarsi vantaggioso per molti professionisti e imprenditori che operano nella regione. Questo cambiamento non solo allevia il carico fiscale per i cittadini, ma incoraggia anche la riqualificazione e l’investimento nel patrimonio immobiliare locale.
Inoltre, l’Ilia è pensata per essere più equa, poiché si basa su criteri che tengono conto non solo del valore degli immobili, ma anche della loro effettiva utilizzazione e del contesto economico locale. Ciò significa che i proprietari di immobili non affittati o in disuso potrebbero vedere una riduzione significativa dell’imposta, incentivando così un utilizzo più attivo delle proprietà.
Per quanto riguarda le scadenze fiscali, gli abitanti del Friuli Venezia Giulia devono prestare attenzione a quelle specifiche relative all’Ilia. Anche se l’Ilia ha sostituito l’IMU, i versamenti annuali continueranno a essere suddivisi in acconto e saldo. Le date per il pagamento sono fissate, e il contribuente dovrà assicurarsi di rispettare queste scadenze per evitare sanzioni. L’acconto deve essere versato entro il 16 giugno, mentre il saldo è previsto per il 16 dicembre. Anche in questo caso, è previsto il ravvedimento operoso, un meccanismo che consente di regolarizzare eventuali dimenticanze o ritardi nei pagamenti, con sanzioni ridotte.

Un’altra importante novità riguarda le esenzioni. L’Ilia prevede una serie di esenzioni per determinati tipi di immobili. Ad esempio, le abitazioni destinate a prima casa, a condizione che non siano di lusso, sono esenti dal pagamento. Inoltre, sono esentati anche quegli immobili che non sono utilizzabili, purché sia stata presentata una denuncia all’autorità competente. Ciò è particolarmente rilevante per situazioni legate a eventi calamitosi, come i recenti terremoti che hanno colpito il Centro Italia. Le esenzioni si estendono anche ad altri enti, come l’Accademia Nazionale dei Lincei, i cui immobili non soggetti a utilizzo per finalità istituzionali non devono essere tassati.
Questa misura è volta a supportare l’attività culturale e scientifica, un aspetto che il Friuli Venezia Giulia, con la sua ricca tradizione storica e culturale, tiene particolarmente a cuore. La sostituzione dell’IMU con l’Ilia potrebbe avere ripercussioni notevoli sul mercato immobiliare della regione. L’assenza di un’imposta pesante come l’IMU potrebbe incentivare più persone a trasferirsi in Friuli Venezia Giulia, attratte non solo dai vantaggi fiscali, ma anche dalla qualità della vita che la regione offre. Ciò potrebbe portare a un incremento della domanda di immobili, contribuendo a un potenziale aumento dei prezzi delle abitazioni.
Inoltre, questa riforma fiscale potrebbe incentivare anche gli investimenti in nuove costruzioni o nella ristrutturazione di edifici esistenti, favorendo così un ulteriore sviluppo economico locale e la creazione di posti di lavoro nel settore delle costruzioni e dell’edilizia. La riforma dell’IMU in Friuli Venezia Giulia rappresenta quindi una mossa strategica che non solo modifica il panorama fiscale locale, ma si inserisce in una visione più ampia di sviluppo e valorizzazione del territorio, rendendo la regione un luogo sempre più attrattivo per residenti e investitori.