
Un aumento delle verifiche per i contribuenti forfettari(www.popmag.it)
Nel panorama fiscale italiano c’é un regime che si è affermato come una delle soluzioni più apprezzate da professionisti.
Caratterizzato da una gestione semplificata e da agevolazioni significative, questo regime ha attirato un numero crescente di contribuenti. Recentemente, si è assistito a un incremento dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, con verifiche che spesso si concretizzano in ispezioni dirette presso la sede dell’attività, che in molti casi coincide con l’abitazione privata dei contribuenti. Questo fenomeno ha sollevato interrogativi e preoccupazioni riguardo alla privacy e alla legittimità di tali interventi.
Negli ultimi mesi, numerosi lavoratori autonomi hanno segnalato un aumento delle ispezioni fiscali, creando un clima di ansia e incertezza. Le verifiche non si limitano a semplici controlli documentali, ma possono includere accessi fisici nei locali dove viene svolta l’attività lavorativa. Questo aspetto è particolarmente delicato, poiché per molti professionisti e imprenditori la linea che separa l’ambiente lavorativo da quello domestico è spesso sottile, se non del tutto inesistente.
Le ispezioni sono parte integrante della normale attività di monitoraggio fiscale, con l’obiettivo di garantire che le agevolazioni fiscali previste non vengano sfruttate in modo improprio. L’Agenzia delle Entrate mira a verificare la corretta conservazione della documentazione contabile e a confermare la sussistenza dei requisiti richiesti per accedere e mantenere il regime forfettario.
Modalità operative dei controlli
Durante le operazioni di verifica, gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate possono utilizzare diverse modalità operative. In genere, il processo prevede:
- Interviste dirette con il titolare dell’attività e, se necessario, con i collaboratori presenti. Queste interviste sono finalizzate a raccogliere informazioni sull’organizzazione dell’attività economica.
- Questionari e interrogatori formali per ottenere elementi utili a confermare la coerenza del comportamento fiscale rispetto al profilo dichiarato.
- Richiesta di documentazione relativa al periodo d’imposta sotto esame, come le fatture di acquisto e altri documenti contabili. In alcuni casi, è stato richiesto di presentare la documentazione per tre anni consecutivi (2020, 2021 e 2022).
Un aspetto di particolare interesse per i verificatori è la struttura dell’attività. Si cerca di accertare se l’organizzazione dell’attività giustifichi l’utilizzo del regime forfettario o se, al contrario, richieda un regime contabile diverso. Questo controllo si traduce in una valutazione della congruità del fatturato dichiarato rispetto all’attività effettivamente svolta.

Un punto critico che emerge frequentemente durante i controlli riguarda il quadro RS del Modello Redditi Persone Fisiche. Questo spazio è dedicato alla comunicazione di informazioni minime obbligatorie, essenziali per l’Agenzia delle Entrate per effettuare analisi e incroci di dati. Tra le informazioni richieste ci sono i dati relativi ai consumi delle utenze, che, sebbene non vincolino l’accesso al regime forfettario, possono sollevare interrogativi sulla congruità del volume d’affari dichiarato.
La mancata compilazione corretta di questo quadro o l’indicazione sistematica di valori nulli possono rappresentare un campanello d’allarme per l’Amministrazione, spingendola a attivare controlli più approfonditi.
Uno degli aspetti più controversi delle ispezioni è il fatto che, in molti casi, gli accessi avvengano presso il domicilio dei contribuenti. Questo solleva questioni delicate riguardo alla privacy e al rispetto della sfera personale. La normativa vigente consente tali accessi, ma solo se eseguiti nel rispetto delle garanzie previste dallo Statuto del Contribuente. È cruciale che i professionisti siano informati sui propri diritti e sappiano come comportarsi durante una visita ispettiva, potendo eventualmente contare sul supporto di un consulente fiscale.
Il regime forfettario, sebbene rappresenti uno strumento utile per semplificare la gestione fiscale, richiede un alto grado di consapevolezza da parte dei contribuenti. È fondamentale mantenere ordine nella documentazione e compilare correttamente la dichiarazione dei redditi, prestando particolare attenzione al quadro RS. L’aumento dei controlli non deve essere visto come una minaccia, ma come un’opportunità per riflettere sulla propria conformità fiscale.