
Contaminazione da smartphone in bagno: un pericolo sottovalutato(www.popmag.it)
È ormai una consuetudine una abitudine che dissemina rischi non trascurabili per la salute, sia sotto il profilo igienico che fisico.
Secondo studi recenti, solo il 25% degli utenti ricorda di igienizzare il proprio telefono dopo averlo utilizzato in bagno. Questa negligenza è più diffusa tra i baby boomer, ovvero la generazione nata tra il 1946 e il 1963, i quali mostrano meno attenzione a pratiche igieniche fondamentali come la pulizia del dispositivo.
Gli esperti sottolineano che uno smartphone contaminato può diventare un veicolo di batteri e virus responsabili di raffreddori, influenze e disturbi gastrointestinali. Nonostante il lavaggio accurato delle mani e la pulizia del telefono, la permanenza troppo lunga sul water con il dispositivo in mano può causare ulteriori problemi di salute meno noti ma altrettanto fastidiosi.
Effetti fisici dell’uso dello smartphone sul water: il fenomeno “TikTok Tush”
Non si tratta solo di germi e batteri. Restare seduti troppo a lungo sul water mentre si utilizza lo smartphone può provocare disturbi circolatori e problemi ano-rettali, come le emorroidi. In ambito medico è stato coniato il termine colloquiale “TikTok Tush” per descrivere questo fenomeno moderno: la pressione continua esercitata sulla zona pelvica, anche senza sforzi, può causare dolore, prurito e fastidi imbarazzanti.
Gli specialisti raccomandano di limitare la permanenza sul water a un massimo di 10-15 minuti e di evitare l’utilizzo del telefono durante questa pausa per prevenire questi disturbi. Questo semplice accorgimento può contribuire significativamente a tutelare il benessere fisico.

L’abitudine di portare il cellulare in bagno espone a rischi igienici sottovalutati. Il bagno, infatti, è un ambiente ricco di microbi e batteri, che possono facilmente trasferirsi al telefono e poi alle mani, diventando un veicolo per la diffusione di infezioni comuni.
È importante ricordare che, nonostante la pulizia delle mani sia fondamentale, senza la sanificazione regolare dello smartphone questo rimane un potenziale veicolo di contaminazione. Le superfici dei dispositivi, in particolare i touchscreen, possono ospitare batteri come Escherichia coli e Stafilococco aureo, responsabili di disturbi intestinali e infezioni respiratorie.
I baby boomer e le nuove generazioni: differenze nelle abitudini digitali
Interessante è il dato che vede i baby boomer meno attenti alla pulizia del telefono dopo l’uso in bagno rispetto alle generazioni più giovani. Questo riflette non solo una diversa consapevolezza igienica ma anche un diverso rapporto con la tecnologia.
I baby boomer, nati in un’epoca di boom demografico e crescita economica, sono stati anche protagonisti di importanti movimenti culturali e sociali che hanno cambiato la società, ma spesso manifestano un approccio più tradizionale o maldestro verso le nuove tecnologie. Al contrario, le generazioni più giovani tendono a essere più attente a queste pratiche, pur non essendo immuni da comportamenti a rischio.
Consigli per un uso più sicuro dello smartphone in bagno
Per limitare i rischi di contaminazione e problemi fisici è consigliabile adottare alcune semplici regole:
- Evitare di portare lo smartphone in bagno, o almeno non utilizzarlo durante l’uso del water.
- Igienizzare regolarmente il telefono con prodotti specifici o salviette disinfettanti.
- Lavarsi accuratamente le mani dopo ogni utilizzo del bagno e prima di toccare il cellulare.
- Limitare il tempo trascorso seduti sul water a non più di 10-15 minuti per prevenire problemi circolatori e ano-rettali.
Questi accorgimenti, se adottati con costanza, possono migliorare sensibilmente la salute igienica e fisica, riducendo il rischio di infezioni e fastidi legati all’uso improprio dello smartphone in bagno.