
Responsabilità e risarcimenti per danni da maltempo: a chi rivolgersi? (www.popmag.it)
Con l’arrivo di intense perturbazioni è fondamentale conoscere come tutelarsi e quali sono le procedure per ottenere un risarcimento danni.
Temporali violenti, raffiche di vento e grandine possono provocare danni significativi sia alle proprietà private sia ai mezzi di trasporto. Di seguito, un approfondimento su come muoversi per richiedere un indennizzo, con particolare attenzione alle normative vigenti e alle assicurazioni più adatte.
Nel contesto del maltempo, la responsabilità per i danni non è sempre immediatamente attribuibile. Le condizioni atmosferiche sono eventi naturali imprevedibili e incontrollabili, ma il legislatore riconosce la possibilità di richiedere il risarcimento qualora si dimostri una negligenza da parte degli enti locali, in particolare i Comuni, nell’attuare le misure di prevenzione e manutenzione del territorio.
Questa forma di responsabilità è definita come omessa custodia. In pratica, si valuta se gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono stati sufficienti per evitare i danni. Se si ritiene che il Comune non abbia adempiuto ai propri obblighi, si può procedere con una richiesta formale di risarcimento.
La domanda va presentata al Comune di residenza, corredata da prove fotografiche dei danni subiti, eventuali testimonianze e, se disponibili, certificati medici o verbali delle forze dell’ordine o dei vigili del fuoco. È consigliabile inviare la documentazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, indicando nell’oggetto: “Richiesta di risarcimento per danni causati da calamità naturale”. La tempestività nell’invio della domanda aumenta le probabilità di successo.
Garanzie assicurative e coperture per danni da maltempo
Per quanto riguarda i veicoli, uno degli elementi più colpiti dal maltempo, è importante sottolineare che la copertura assicurativa standard RC Auto obbligatoria non copre automaticamente i danni causati da eventi atmosferici. Per essere tutelati è necessario stipulare una polizza aggiuntiva con la cosiddetta garanzia per eventi naturali o copertura per calamità naturali, che include spesso danni da grandine, caduta di alberi, alluvioni, frane e tempeste.
Secondo i dati aggiornati dell’ANIA (Associazione Nazionale per le Imprese Assicuratrici), in Italia circa 7 milioni di veicoli sono assicurati con questa copertura. Tuttavia, è fondamentale verificare con attenzione le condizioni contrattuali, perché non tutte le polizze includono gli stessi eventi naturali né coprono ogni tipo di danno. Alcune escludono, ad esempio, la copertura per la caduta di alberi o impongono franchigie elevate, che possono ridurre significativamente l’effettiva indennità.
In caso di danni da grandine, come la rottura del parabrezza o ammaccature sulla carrozzeria, la procedura prevede la denuncia tempestiva alle forze dell’ordine e la richiesta di perizia da parte della compagnia assicurativa. L’ufficialità dell’evento è confermata dai bollettini meteorologici di centri meteo riconosciuti.
Il costo della polizza aggiuntiva per eventi naturali varia generalmente dai 100 ai 300 euro annui, con una possibile tendenza all’aumento a causa della crescente frequenza e intensità dei fenomeni atmosferici estremi.

Nel caso di danni a immobili o coltivazioni, la situazione è più complessa, poiché è difficile attribuire una responsabilità diretta e quantificare l’entità del danno con precisione. Anche qui, la tempestività nel raccogliere prove visive con foto e video è essenziale, così come la documentazione e la raccolta di informazioni sulle cause dell’evento.
Se si dimostra che il Comune ha gestito in modo inadeguato il territorio, ad esempio non avendo mantenuto in efficienza le opere di contenimento o di drenaggio, può scattare l’obbligo di risarcimento. La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha infatti sottolineato che, pur considerando imprevedibili le piogge eccezionali, non si esclude la responsabilità dell’ente locale qualora non siano state adottate tutte le misure preventive possibili. Solo in casi di assoluta e straordinaria imprevedibilità il Comune può invocare il caso fortuito per evitare il risarcimento.
Un caso particolare è rappresentato dai danni causati dalla caduta di alberi su autoveicoli o edifici, per i quali il proprietario dell’area (pubblica o privata) è direttamente responsabile. Anche in questo caso è fondamentale documentare con prove fotografiche e, se possibile, allegare preventivi per la riparazione.