
Il legame tra intolleranza e incubi(www.popmag.it)
Una ricerca ha rivelato un legame significativo tra il consumo di un prodotto e la comparsa di incubi notturni.
Lo studio, pubblicato su Frontiers in Psychology e guidato dallo psichiatra Tore Nielsen, ha coinvolto quasi 1100 studenti universitari, con l’obiettivo di approfondire come le abitudini alimentari influenzino la qualità del sonno e la natura dei sogni.
I partecipanti sono stati intervistati riguardo alla qualità del loro sonno, alle loro abitudini alimentari e a eventuali percezioni di un collegamento tra alimentazione e riposo notturno. Lo studio ha evidenziato che chi manifesta difficoltà nel digerire il lattosio spesso sperimenta disturbi gastrointestinali come meteorismo, gonfiore e dolori addominali durante la notte. Questi sintomi fisici, secondo gli esperti, possono agire da fattori scatenanti per la comparsa di incubi.
«La gravità degli incubi è strettamente correlata all’intolleranza al lattosio e ad altre allergie alimentari», ha spiegato Nielsen. «Modificare le abitudini alimentari delle persone con sensibilità specifiche potrebbe dunque rappresentare una strategia efficace per ridurre gli episodi di sogni disturbanti». Questa scoperta getta nuova luce sul ruolo che la dieta può avere nella regolazione dei disturbi onirici.
Incubi più frequenti tra i giovani e le donne
Dallo studio emerge che quasi un terzo dei giovani intervistati riferisce di avere incubi in modo ricorrente. Le donne, in particolare, sono risultate più propense a ricordare i propri sogni e a segnalare difficoltà nel sonno, con quasi il doppio delle probabilità rispetto agli uomini di dichiarare un’intolleranza o un’allergia alimentare. Inoltre, il 40% del campione ha associato la comparsa di incubi al consumo di cibo in orari serali tardi.
È importante sottolineare che una dieta complessivamente poco equilibrata, ricca di grassi saturi, zuccheri e povera di fibre, è anche correlata a un aumento dei sogni negativi e a una ridotta capacità di ricordarli. Questi dati si inseriscono in una più ampia letteratura che collega le scelte nutrizionali alla regolazione dei ritmi circadiani e ai cicli REM, fondamentali per un sonno ristoratore.
Formaggi e alimenti “trigger” per il sonno agitato
Tra gli alimenti più frequentemente indicati come responsabili di sonni agitati e incubi figurano dolci, cibi piccanti e latticini, con particolare riferimento ai formaggi. Sebbene si tratti di percezioni soggettive, il dato è supportato dall’associazione tra intolleranza al lattosio, sintomi gastrointestinali e disturbi onirici.
Nielsen ha sottolineato che «gli incubi risultano più intensi nelle persone intolleranti al lattosio che soffrono di gravi sintomi gastrointestinali e di un sonno disturbato». Questo fenomeno potrebbe essere spiegato dal fatto che le sensazioni corporee spiacevoli, come il dolore o il disagio addominale, influenzano direttamente il contenuto e la qualità del sogno, causando risvegli in stato di disforia e potenziali comportamenti di evitamento del sonno, con conseguente privazione di riposo ristoratore.

L’Università di Montréal, fondata nel 1878 e tra le principali istituzioni accademiche canadesi, si conferma all’avanguardia nella ricerca scientifica. Con oltre 55.000 studenti e un ampio staff di ricercatori, l’ateneo si distingue per i suoi studi multidisciplinari che spaziano dalla medicina alla psicologia, fino alle scienze cognitive.
Il team guidato da Nielsen si inserisce in questo solco, portando avanti un’indagine che non solo approfondisce il rapporto tra alimentazione e sogni, ma apre anche prospettive interessanti per la prevenzione e la gestione clinica dei disturbi del sonno legati a intolleranze alimentari.
Consigli per migliorare la qualità del sonno
Alla luce di queste evidenze, si raccomanda di prestare attenzione ai segnali del proprio organismo e di sottoporsi a test per identificare eventuali intolleranze o allergie alimentari, soprattutto se si soffre di sonno agitato o incubi frequenti. Evitare il consumo serale di latticini e alimenti che provocano difficoltà digestive può rappresentare un passo importante verso un riposo più sereno.
Inoltre, adottare un’alimentazione equilibrata, ricca di fibre e povera di grassi saturi e zuccheri, può contribuire a regolare i ritmi circadiani e migliorare la qualità del sonno, riducendo il rischio di sogni disturbanti.