
Rinnovo del contratto e aumento stipendiale (www.popmag.it)
Recentemente, il tema degli stipendi dei poliziotti ha suscitato un notevole interesse, specialmente in seguito al rinnovo del contratto.
Questo accordo non solo impatta i membri della Polizia di Stato, ma si estende anche alle Forze armate e ad altre forze dell’ordine, come Carabinieri e Guardia di Finanza. La questione di quanto guadagna un poliziotto richiede quindi un’analisi dettagliata, tenendo conto delle novità introdotte dal nuovo contratto e delle variabili che influenzano il reddito.
Il recente accordo ha previsto un incremento medio di circa 198 euro lordi al mese, di cui 173 euro si sommano allo stipendio base e alle indennità fisse, mentre la parte rimanente è destinata al trattamento accessorio. Questo aumento rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento del lavoro svolto dagli agenti della Polizia, che spesso si trovano ad affrontare situazioni di emergenza e rischi elevati per la loro sicurezza.
Nonostante questo aumento, è importante sottolineare che il reddito netto di un poliziotto può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui la regione di residenza, le detrazioni fiscali per familiari a carico e le nuove disposizioni sul cuneo fiscale introdotte dalla legge di Bilancio 2025. Ad esempio, le addizionali regionali e comunali possono influenzare in modo significativo il reddito finale percepito.
Stipendio netto e lordo: una panoramica, tabelle e dettagli
Per comprendere meglio quanto guadagna un poliziotto, è utile esaminare il reddito netto, che rappresenta la somma che effettivamente entra in tasca ogni mese. Un agente di polizia all’inizio della carriera può aspettarsi di guadagnare tra 1.250 e 1.350 euro netti al mese. Gli ispettori, invece, partono da circa 1.600 euro, arrivando a superare i 2.100 euro mensili con l’anzianità di servizio. Per i funzionari, come i commissari, gli stipendi possono superare anche i 3.000 o 4.000 euro netti, a seconda del ruolo e delle responsabilità .
Per avere un quadro più preciso, è necessario considerare le tabelle stipendiali aggiornate con il rinnovo contrattuale. Ad esempio, un agente di polizia aveva un stipendio tabellare di poco superiore ai 19.000 euro all’anno nel precedente triennio, corrispondente a circa 1.400 euro mensili lordi. Da questi importi, è necessario sottrarre le contribuzioni previdenziali e le imposte per calcolare il netto. Le tabelle mostrano anche che gli stipendi sono stati incrementati a decorrere dall’1 gennaio 2024, con variazioni che spaziano dai 44,73 euro per un agente ai 63,97 euro per un commissario capo.
Ecco una sintesi delle retribuzioni annue e mensili (lordi) per alcune qualifiche della Polizia di Stato, aggiornate con le novità introdotte dal rinnovo contrattuale:
| Qualifica | Stipendio lordo annuo (12 mensilità ) |
|———————|————————————–|
| Commissario Capo | 27.564,08 euro |
| Commissario | 27.106,20 euro |
| Vice Commissario | 25.045,76 euro |
| Ispettore Superiore | 25.183,13 euro |
| Sovrintendente | 22.252,73 euro |
| Agente | 19.276,54 euro |

Oltre allo stipendio tabellare, vi sono altre voci che contribuiscono a definire la retribuzione di un poliziotto, come il lavoro straordinario. Le tabelle stipendiali prevedono compensi differenti a seconda che il lavoro venga svolto in orario feriale, notturno o festivo. Ad esempio, l’importo per un commissario capo per lavoro straordinario feriale è di circa 17,21 euro all’ora, mentre per il notturno o festivo sale a 19,47 euro.
Le indennità come l’assegno di funzione, che premia i poliziotti con maggiore esperienza e risultati, rappresentano un altro aspetto importante. A seconda degli anni di servizio, l’assegno può arrivare fino a 5.915,67 euro per un commissario capo con 32 anni di servizio.
Oltre agli stipendi e alle indennità , è fondamentale considerare altri fattori che possono influenzare il reddito di un poliziotto. Ad esempio, il Fesi, noto come “premio di produttività ”, viene assegnato annualmente in base ai servizi resi. Questo premio, simile alla quattordicesima per i lavoratori del settore privato, può contribuire in modo significativo a incrementare il reddito complessivo.