
Novità permessi 104 (www.popmag.it)
La Legge 104/1992 è un pilastro fondamentale per i diritti delle persone con disabilità e per il supporto alle famiglie.
Questa legge prevede specifici permessi lavorativi per i dipendenti che assistono familiari disabili, permettendo loro di conciliare le esigenze lavorative con quelle di assistenza.
Nel 2025, è cruciale comprendere le regole, i diritti e le responsabilità connesse a tali permessi, così come le recenti sentenze che hanno chiarito la loro applicazione.
Modalità di fruizione dei permessi
La Legge 104 offre ai lavoratori diverse modalità di fruizione dei permessi. Le principali sono:
- Tre giorni di permesso al mese: Questi permessi possono essere frazionati anche in ore. Per chi lavora più di sei ore al giorno, è possibile richiedere due ore di permesso giornaliere, mentre per chi lavora meno di sei ore, è sufficiente una sola ora.
- Congedo straordinario di due anni: Questo congedo può essere utilizzato nell’arco della vita lavorativa e può essere richiesto in modo frazionato.
- Prolungamento del congedo parentale per figli disabili: I genitori possono beneficiare di un massimo di tre anni di permesso retribuito per assistere i propri figli disabili, utilizzabili come due ore di permesso giornaliero indennizzato oppure come tre giorni al mese.
Queste disposizioni garantiscono una retribuzione piena, con il costo sostenuto dall’INPS e anticipato dal datore di lavoro, il quale successivamente recupera l’importo attraverso i flussi Uniemens.
Numerosi casi pratici hanno illustrato come la giurisprudenza interpreti la Legge 104, chiarendo situazioni non sempre ovvie. Ad esempio, la Corte di Cassazione ha stabilito che il diritto ai permessi di tre giorni al mese non può essere ridotto in base all’orario di lavoro part-time del caregiver. Questo principio, confermato dalla sentenza n. 4069 del 20 febbraio 2018, sottolinea l’importanza di non discriminare i lavoratori part-time rispetto ai colleghi a tempo pieno.

L’emergenza Covid-19 ha portato a un ampliamento dei permessi previsti dalla Legge 104. Durante i mesi di lockdown, i lavoratori hanno potuto contare su ulteriori permessi retribuiti, garantendo così un supporto maggiore nelle difficoltà quotidiane. Inoltre, nel contesto del lavoro agile, l’ispettorato nazionale del lavoro ha affermato che i permessi possono essere utilizzati anche in forma oraria, se necessario per la gestione delle attività lavorative.
Equilibrio tra vita lavorativa e assistenza
La Legge 104 si pone come obiettivo fondamentale quello di garantire un equilibrio tra le necessità lavorative e quelle di assistenza. Tuttavia, per i lavoratori assistenti, è essenziale rispettare le condizioni previste dalla legge e garantire che l’assistenza sia effettivamente prestata. L’uso improprio dei permessi può portare a conseguenze gravi, come l’interruzione del rapporto di lavoro.
Le sentenze della Corte hanno evidenziato che, sebbene i lavoratori abbiano diritto a dedicare parte del loro tempo a esigenze personali durante i permessi, è fondamentale mantenere un nesso diretto tra l’assenza dal lavoro e l’assistenza fornita.
I permessi previsti dalla Legge 104 continuano a rappresentare un diritto fondamentale per i lavoratori che assistono familiari disabili. È fondamentale che i lavoratori siano informati sui loro diritti e doveri, nonché sulle modalità di richiesta e documentazione necessaria. Le recenti pronunce giurisprudenziali offrono un’importante guida per la corretta interpretazione e applicazione della legge, contribuendo a garantire una protezione adeguata per i caregiver e le persone assistite.