
Le diverse tipologie di bonifico(www.popmag.it)
Ricevere un bonifico è un evento comune nella vita quotidiana di molte persone, sia per motivi personali che professionali.
E’ fondamentale sapere che non tutti i bonifici ricevuti sono esenti da obblighi di dichiarazione o giustificazione. Le situazioni in cui ci si trova a ricevere un bonifico possono variare notevolmente: dai pagamenti per servizi alla restituzione di prestiti, dalle donazioni a transazioni familiari. Ogni caso ha le proprie specificità e può richiedere una documentazione adeguata per dimostrare la legittimità della transazione, soprattutto in caso di controlli fiscali o di natura antiriciclaggio.
Identificare correttamente il tipo di bonifico ricevuto è fondamentale, poiché la classificazione può influire sulle modalità di giustificazione. Ecco alcune delle categorie più comuni:
- Pagamenti per servizi: Se ricevi un bonifico come compenso per un servizio reso, è essenziale documentare l’accordo con il cliente, sia esso un contratto formale o una semplice mail di conferma.
- Restituzione di prestiti: Quando qualcuno ti restituisce un prestito, è consigliabile avere una scrittura privata che attesti l’importo prestato e le modalità di rimborso. Questo è particolarmente utile se la somma è significativa.
- Donazioni: Le donazioni, soprattutto quelle di valore elevato, necessitano di prove documentali per evitare contestazioni future, come nel caso di eredità.
- Transazioni familiari: I bonifici tra familiari possono sembrare informali, ma è sempre bene avere una documentazione che giustifichi il trasferimento di denaro, per evitare possibili malintesi o conflitti legali.
La normativa fiscale e i controlli
L’Agenzia delle Entrate ha il diritto di accedere ai dati relativi ai conti correnti e può avviare controlli su eventuali bonifici ricevuti. Non è solo un problema che riguarda le imprese o i lavoratori autonomi; anche i privati cittadini possono essere oggetto di verifiche. In particolare, i bonifici ricevuti che presentano importi elevati o frequenti possono attirare l’attenzione delle autorità fiscali.
La legge prevede una presunzione di ricavo per ogni accredito sul conto corrente, a meno che non si possa dimostrare il contrario. Pertanto, chi riceve un bonifico deve essere pronto a dimostrare che la somma non è tassabile o che è già stata dichiarata, conservando tutte le ricevute, le email e i documenti pertinenti.

In caso di controlli, la documentazione gioca un ruolo cruciale. Ad esempio, se un amico ti presta una somma di denaro, è consigliabile redigere una scrittura privata che attesti il prestito, specificando l’importo, le modalità di restituzione e la data. Questo documento non solo aiuta a giustificare il bonifico ricevuto, ma protegge anche entrambe le parti in caso di controversie future.
Nel caso di donazioni, se l’importo supera i 2.500 euro, è necessario un atto notarile. Per somme inferiori, anche le dichiarazioni testimoniali possono essere utili, ma è sempre meglio avere una documentazione scritta per evitare ambiguità. La causale del bonifico non è solo un dettaglio, ma un elemento fondamentale per la corretta classificazione della transazione.
Ricevere un bonifico può sembrare un’operazione semplice, ma in realtà comporta una serie di responsabilità e obblighi di dichiarazione. Essere preparati a giustificare ogni transazione, mantenere una documentazione accurata e comprendere le normative fiscali e antiriciclaggio sono passi fondamentali per evitare problematiche future. Conoscere le regole e avere consapevolezza delle proprie obbligazioni è essenziale per gestire al meglio le proprie finanze e mantenere la tranquillità in caso di controlli.