
Allucinazioni nei bambini: quando preoccuparsi(www.popmag.it)
Nei momenti in cui i bambini attraversano fasi di particolare stress o privazione del sonno, possono manifestarsi fenomeni di allucinazioni.
Lo psicologo e neuropsicologo Álvaro Bilbao ha recentemente sottolineato l’importanza di riconoscere e distinguere tra allucinazioni normali e segnali che invece indicano la necessità di un intervento medico tempestivo.
L’assenza di sonno o un periodo emotivamente complesso possono indurre bambini e adulti a sperimentare allucinazioni. Questi fenomeni si verificano generalmente in momenti circoscritti della vita e sono spesso associati a stress o eventi traumatici. Bilbao spiega che è normale, specialmente nell’infanzia, che i bambini possano “sentire voci” o vedere immagini inesistenti in momenti di transizione tra sonno e veglia.
In particolare, si distinguono due tipi principali di allucinazioni non patologiche:
- Allucinazioni ipnopompiche, che si manifestano appena dopo il risveglio. Ad esempio, un bambino che riferisce di sentire voci o di vedere figure immaginarie (come un dinosauro in casa) sta vivendo questo tipo di fenomeno.
- Allucinazioni ipnagogiche, che si verificano prima di addormentarsi, quando il bambino può chiedere: “Hai detto qualcosa, mamma?” pur in assenza di parole pronunciate.
Questi episodi, pur spaventando i genitori, sono considerati benigni e comuni nell’infanzia, legati alla fase di passaggio tra sogno e veglia. Tuttavia, la situazione cambia se le allucinazioni si manifestano in altri momenti della giornata, o se parlano direttamente al bambino, trasmettono messaggi negativi o sembrano provenire da oggetti inanimati come la televisione spenta o i giocattoli. In questi casi, è fondamentale rivolgersi al pediatra il prima possibile, poiché un intervento precoce può migliorare significativamente la prognosi ed evitare ulteriori complicazioni.
Disturbi comportamentali nei bambini: riconoscere i segnali
Oltre alle allucinazioni, esistono nei bambini diversi disturbi comportamentali che possono manifestarsi con iperattività, aggressività, oppositività o comportamenti impulsivi. Questi disturbi, spesso presenti durante le fasi evolutive della crescita, possono indicare problematiche psicopatologiche se persistenti.
Un bambino iperattivo si caratterizza per difficoltà nell’aderire alle regole, incapacità di stare fermo, disturbo in classe e scarsa costanza nelle attività. Nel corso della scuola primaria, tali comportamenti possono evolvere in aggressività verso i compagni o in atteggiamenti provocatori.
È essenziale monitorare attentamente la persistenza e la frequenza di questi comportamenti, poiché potrebbero indicare la presenza di disturbi più complessi come il Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP), il Disturbo della Condotta (DC) o il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD).
L’approccio migliore prevede una valutazione accurata del comportamento del bambino, attraverso colloqui conoscitivi e questionari specifici, coinvolgendo genitori, insegnanti e figure di riferimento per costruire una rete di supporto condivisa. Il Centro Medico Petrazzuoli, con la sua esperienza in Neuropsichiatria Infantile, rappresenta un punto di riferimento per affrontare questi disturbi e favorire lo sviluppo di una maggiore resilienza nel bambino, migliorando il suo equilibrio emotivo e sociale.

Le allucinazioni sono definite come percezioni sensoriali false in assenza di uno stimolo reale, prodotte dal cervello in condizioni particolari, quali stress intenso, privazione del sonno o malattie neurologiche e psichiatriche. Possono coinvolgere vari sensi: vista, udito, gusto, tatto e olfatto.
Dal punto di vista neurobiologico, fenomeni come le allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche sono legati alla fase di transizione tra veglia e sonno e sono generalmente innocui. Tuttavia, in altre condizioni, le allucinazioni possono essere sintomo di patologie come la schizofrenia, l’epilessia o malattie neurodegenerative.
Studi epidemiologici indicano che una percentuale significativa della popolazione può sperimentare allucinazioni sporadiche anche in assenza di patologie, ma la persistenza, la frequenza e la natura del contenuto allucinatorio sono fattori chiave per distinguere i casi benigni da quelli che necessitano di un trattamento.
In ambito pediatrico, è importante che i genitori sappiano riconoscere i segnali di allarme: allucinazioni frequenti, messaggi negativi rivolti al bambino o provenienti da oggetti inanimati, e un cambiamento significativo nel comportamento devono indurre a consultare tempestivamente lo specialista.