Il filosofo della musica Giacomo Fronzi è ospite di Alessandro Alfieri e Marginalia per parlarci dei rapporti tra “musica colta” e popular music, con particolare attenzione alla scena sperimentale elettronica della seconda metà del Novecento.

Di qui l’importanza rivoluzionaria dei Kraftwerk nella musica degli anni 70 e 80: la dimensione sintetico-digitale e meccanica in una prospettiva post-umana, espressa anche nell’approccio performativo e scenografico, e allo stesso tempo un tono nostalgico e struggente che restituisce una particolare sensibilità emotiva.


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