
Ora legale, perché arriverà prima quest'anno - Popmag.it
Non tutti lo sanno ma è meglio prepararsi (vista la data): quest’anno l’ora legale entrerà in funzione prima. Ecco perché.
Sta per arrivare l’ora legale e, con essa, il consueto appuntamento annuale che ci invita a spostare le lancette degli orologi in avanti di un’ora. Quest’anno, tuttavia, il cambio avverrà in anticipo rispetto al consueto, con la notte tra il 29 e il 30 marzo che segnerà il passaggio.
Alle ore 2:00 di quella notte, le lancette dovranno essere spostate alle 3:00, aprendo la strada a serate più lunghe e luminose. Questo cambiamento, sebbene di pochi giorni, porta con sé una serie di implicazioni e considerazioni interessanti.
L’ora legale arriva prima quest’anno: ecco perché
L’ora legale, che ci regala un’ora di luce in più alla sera, è stata introdotta con l’intento di ridurre il consumo energetico. Con l’arrivo della bella stagione, infatti, le giornate si allungano e si sfruttano meglio le ore di sole, riducendo così la necessità di accendere le luci artificiali. Ci sono tanti vantaggi dietro questa scelta. In primo luogo il risparmio energetico: l’uso della luce naturale riduce il bisogno di illuminazione artificiale. E poi l’aumento dell’attività all’aperto, visto che le serate più lunghe incoraggiano le persone a trascorrere più tempo all’aperto. Infine i benefici economici: il risparmio energetico si traduce in bollette più basse.
Mentre dispositivi moderni come smartphone e computer si aggiornano automaticamente, resta l’onere di regolare orologi da polso, orologi da parete e alcuni elettrodomestici. Tuttavia, il passaggio all’ora legale non è privo di effetti collaterali. Molti di noi sperimentano disturbi temporanei legati al sonno, in particolare durante i primi giorni dopo il cambio. La perdita di un’ora di sonno può portare a:
- Malessere generale
- Emicranie
- Alterazioni dell’umore
- Cambiamenti nell’appetito
Le persone, in particolare quelle che tendono a essere più attive la sera, possono trovare difficile adattarsi a questa nuova routine, dato che la luce del giorno si protrae fino a tardi. Inoltre, il sonno disturbato può aumentare la suscettibilità a stress e irritabilità, amplificando il senso di stanchezza collettiva.

Ma come nasce l’idea di spostare le lancette? La genesi dell’ora legale è avvolta da una certa confusione storica. Sebbene Benjamin Franklin venga spesso citato per aver proposto l’idea nel 1784, la sua proposta era più una satira che una seria raccomandazione. La vera paternità del concetto di ora legale è attribuita al biologo neozelandese George Vernon Hudson, che nel 1895 presentò l’idea in una sua pubblicazione. Tuttavia, fu l’inglese William Willet a promuovere attivamente l’adozione dell’ora legale nel 1907.
L’ora legale ha avuto una storia tumultuosa in Italia, dove è stata adottata per la prima volta durante le due guerre mondiali e reintrodotta stabilmente nel 1966. Nonostante il suo obiettivo di risparmio energetico, il sistema ha subito periodi di sospensione, soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale. Negli anni ’80, l’adozione dell’ora legale è stata anticipata grazie a un accordo a livello europeo, coinvolgendo vari paesi della Comunità Economica Europea.
Il dibattito sull’ora legale continua a essere attuale, con molte persone che si interrogano se questo sistema abbia ancora senso nell’era moderna, dove l’illuminazione artificiale è diventata molto più efficiente. L’anticipazione dell’ora legale quest’anno potrebbe riaccendere le discussioni su come ottimizzare il nostro tempo e le risorse energetiche in un mondo in continua evoluzione.