
Il caso di Clarissa: la dissezione dell’arteria vertebrale(www.popmag.it)
Una storia drammatica quella di Clarissa, donna che ha rischiato la vita dopo una seduta di manipolazione chiropratica al collo.
L’episodio, riportato dal Daily Mail e rilanciato da fonti italiane, mette in luce i pericoli associati a certe tecniche di trattamento manuale, in particolare la cosiddetta “scrocchiatura” del collo, pratica che può causare gravi danni vascolari.
Clarissa si è rivolta a un chiropratico per alleviare forti tensioni muscolari al petto e alla schiena, sintomi insorti dopo un intervento di espianto di protesi mammaria a cui si era sottoposta a causa di una malattia da protesi (BII). Durante la quarta seduta di manipolazione, ha avvertito un dolore acuto al collo, seguito da nausea e vomito. Inizialmente ha attribuito il malessere a uno stiramento muscolare, ma la situazione è rapidamente peggiorata quando ha iniziato a perdere i sensi.
Trasportata d’urgenza in terapia intensiva, i medici hanno diagnosticato una dissezione dell’arteria vertebrale (VAD), ovvero una lacerazione del rivestimento interno di questa importante arteria cervicale. Questa condizione è rara, con un’incidenza stimata di circa una persona su 100.000 all’anno, ma rappresenta un rischio noto associato alle manipolazioni chiropratiche del rachide cervicale. Studi medici indicano che circa una manipolazione ogni 20.000 può provocare VAD, che può evolvere in ictus o altri gravi eventi cerebrovascolari.
Conseguenze cliniche e percorso di recupero
Fortunatamente Clarissa non ha subito un ictus, ma ha sviluppato un’afasia, un disturbo che compromette la capacità di comunicare e comprendere il linguaggio scritto e parlato, dovuto alla riduzione del flusso sanguigno cerebrale causata dalla dissezione arteriosa. Il lungo percorso di recupero ha comportato dolori persistenti e difficoltà motorie.
La donna ha raccontato di aver percepito immediatamente che qualcosa non andava durante la manipolazione, poiché il caratteristico “scrocchio” era accompagnato da un dolore differente dal solito. Nonostante la sua esperienza nel settore della salute, del fitness e del benessere, non immaginava che una procedura chiropratica potesse causare un danno così grave.

La manipolazione chiropratica cervicale è una pratica manuale diffusa per trattare tensioni muscolari e dolori articolari, ma non priva di rischi. La dissezione dell’arteria vertebrale è una complicanza rara ma potenzialmente letale. Quando il rivestimento interno dell’arteria si lacera, si possono formare trombi che occludono il flusso sanguigno al cervello, causando ictus ischemici.
Gli esperti medici sottolineano che i pazienti dovrebbero essere informati correttamente sui potenziali rischi di questo trattamento e che il chiropratico deve valutare attentamente eventuali condizioni predisponenti prima di procedere con manipolazioni ad alta velocità o rotazioni del collo.
Informazioni utili per chi si sottopone a terapie manuali
Le autorità sanitarie e le associazioni di settore raccomandano di affidarsi a professionisti qualificati e di segnalare immediatamente qualsiasi sintomo anomalo dopo una seduta di manipolazione, come dolore intenso, vertigini, perdita di equilibrio o alterazioni della vista e del linguaggio.
Clarissa, dopo l’episodio, è stata curata in un centro specializzato e ha intrapreso un lungo percorso di riabilitazione con l’obiettivo di recuperare funzionalità e comunicazione. La sua testimonianza evidenzia quanto sia importante non sottovalutare i segnali di allarme e ricercare un secondo parere medico in caso di sintomi sospetti.
Il caso di Clarissa riporta all’attenzione pubblica la necessità di una maggiore consapevolezza sui rischi delle manipolazioni cervicali. Nonostante siano tecniche largamente utilizzate per il trattamento di dolori muscolari e articolari, è fondamentale che pazienti e operatori sanitari conoscano le possibili complicazioni, anche se rare, per garantire una sicurezza ottimale durante le cure.